Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte

Il Sacello del Santuario Orientale


La struttura si compone di tre ambienti in successione di cui è stato indagato soltanto quello centrale. Quest’ultimo, a pianta quadrata, ospita i resti di un altare, una grande base di statua addossata al muro di fondo e alcuni significativi elementi architettonici di recupero che testimoniano la presenza di altri edifici nella zona. Il sacello rimase in uso fino all’epoca tardo-antica e venne desacralizzato e abbandonato dopo il 406 d.C., in ottemperanza alle disposizioni imperiali sulla soppressione dei culti pagani e la demolizione dei rispettivi templi. Il rituale di chiusura è testimoniato dalla presenza di 350 monete, molte delle quali risalenti alla seconda metà del IV secolo d.C. e dal numero cospicuo di frammenti di lucerne ad esse associate. La scoperta assume una rilevanza fondamentale non solo per la cronologia complessiva del santuario ma anche per la comprensione delle pratiche cultuali e dei riti nel delicato passaggio dal paganesimo al cristianesimo.

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CAUSALE: "SCAVI PIETRABBONDANTE"