A Nord del teatro si trova un’area eccezionale per la presenza di otto blocchi modanati in pietra calcarea, in fila e non del tutto ultimati. Si tratta di un vero e proprio cantiere antico, dove degli scalpellini interruppero repentinamente il lavoro, lasciandolo incompiuto. Sulla superficie dei blocchi, che dovevano essere destinati a un edificio di carattere monumentale al momento sconosciuto, si riconoscono le tracce di vari tipi di scalpelli usati per lavorare la pietra.
È assai probabile che l’antico cantiere risalga all’epoca della Guerra Sociale, quando il santuario smise di svolgere le sue principali funzioni; ciò spiegherebbe la brusca interruzione dell’attività degli scalpellini e il motivo per cui i blocchi furono definitivamente abbandonati.
Le recenti attività di scavo hanno portato alla luce nuove strutture murarie, pavimentali e un pozzo per l’estrazione dell’acqua; ci sono buone possibilità che si tratti di un edificio stabile, destinato ad ospitare l’attività degli artigiani costantemente impegnati nella produzione di materiale litico destinato al santuario.
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